Una strana canoa lunga 12 metri con testa e coda a forma di dragone: è la Dragon Boat! E Dragon Boat è il nome della disciplina, praticata con questa imbarcazione, che può aiutare le donne che hanno subìto un intervento di mastectomia a sentirsi meglio e prevenire il linfedema.
Narra la leggenda che le origini di questa disciplina risalgono a oltre 2000 anni fa quando il poeta e statista cinese Qu Yuan si gettò nel fiume Mi-Lo per protesta contro le vessazioni del suo popolo da parte del governo. Sempre secondo la leggenda, i pescatori, saputa la notizia, si lanciarono con grandi barche alla ricerca del corpo di Qu Yuan sbattendo con forza i remi sulle acque per allontanare i pesci. È così che sarebbe nata la tradizione che viene ricordata con Festival di Dragon Boat in tutto l’oriente il quinto giorno della quinta luna.
È solo nel 1976, però, che la Hong Kong Tourist Association lancia questa attività tradizionale come disciplina sportiva, oggi diffusa in tutto il mondo. Le dragon boat sono sospinte di solito da 10 o 20 atleti, con pagaie simili a quelle della canoa canadese, al ritmo scandito dal tamburino mentre il timoniere a poppa tiene la direzione con un remo lungo circa tre metri.
Nel 1996 si inizia a parlare della rilevanza e degli effetti benefici del Dragon Boat per le donne operate di tumore al seno, grazie al dott. Donald McKenzie, che, in contrasto con quanto si credeva fino al quel momento, dimostrò che il movimento ritmico della pagaia costituiva una sorta di linfodrenaggio naturale per le donne operate di tumore al seno, in grado di contrastare il linfedema, l’accumulo di liquidi linfatici nel braccio, effetto collaterale dell’intervento di asportazione dei linfonodi ascellari.
Le prime squadre di Dragon Boat “in rosa”, di pazienti ed ex pazienti operate per un tumore al seno, si sono formate a partire dagli anni Novanta: le prime in Canada, poi in Australia, negli Stati Uniti, e via via in tutto il mondo. In Italia la prima Pink Butterfly è nata a Roma nel 2004 ma ormai è diffusa in molte regioni e province in tutto lo Stivale. Anche tra le socie del Cesto di ciliege abbiamo atlete di Dragon Boat, nell’ambito del progetto “In the pink – vincere il tumore a colpi di pagaia” della Canottieri Mutina di Campogalliano e fortemente sostenuto dalla nostra associazione. Nel corso degli ultimi anni più “ciliegine” vi hanno aderito sempre con molto entusiasmo e tra di loro anche chi non ha vissuto la malattia, testimonianza di come lo sport possa essere mezzo di aggregazione, di solidarietà e di inclusione.