Un argomento di forte attualità: l’intelligenza artificiale (IA) sta assumendo importanza sempre maggiore in molte aree delle discipline umane. Ma che cos’è esattamente?
L’intelligenza artificiale è un campo dell’informatica che si occupa di sviluppare sistemi e algoritmi in grado di eseguire compiti che normalmente richiedono l’intelligenza umana, come il riconoscimento del linguaggio, la comprensione di un testo, il ragionamento e la risoluzione dei problemi. Utilizza tecniche di apprendimento automatico, tecniche di ricerca e altri metodi per creare sistemi che possono sviluppare e migliorare continuamente le proprie prestazioni.
L’IA viene utilizzata in molti campi, e con successo anche per la ricerca scientifica e la diagnosi medica. Proprio in questi giorni, un articolo del New York Times ha dimostrato come l’IA sia in grado di vedere meglio degli umani i principi di cancro al seno. E’ quello che è successo, ad esempio, al Bács-Kiskun County Hospital vicino Budapest: la radiologa Éva Ambrózay scopre che l’intelligenza artificiale ha disegnato due cerchi rossi su una mammografia dove i suoi colleghi non avevano individuato nessun segno di tumore. Ed è proprio così: i medici hanno scoperto che l’IA è in grado di vedere meglio degli umani i principi di cancro al seno.
Ma come funziona l’IA che riconosce i tumori al seno?
Lo spiega la Kheiron Medical Technologies, una società di software impegnata in questo campo e che ha usato più di cinque milioni di mammografie storiche di pazienti con diagnosi note per addestrare l’intelligenza artificiale. I referti sono stati forniti da cliniche ungheresi, argentine e da istituzioni accademiche. Non solo, la Kheiron Medical Technologies ha anche assunto 12 radiologi per etichettare le immagini e insegnare all’IA come riconoscere un cancro in base a diversi fattori. In questo modo la tecnologia riesce a creare uno schema per distinguere le mammografie con tumore da quelle sane. In poche parole partendo da una base va a caccia di anomalie. L’anno scorso il software è stato messo alla prova con 275.000 casi di cancro al seno. L’IA ha letto le scansioni come se fosse stato un radiologo, riducendo il carico di lavoro del 30%, e aumentando il tasso di rilevamento del 13%. Nel 2021 la clinica MaMMa Klinika di Budapest ha deciso di testare sui suoi pazienti la tecnologia di Kheiron. L’IA è riuscita a vedere oltre lo sguardo umano, sono stati 22 i casi dove ha identificato un tumore che non era stato riconosciuto dai radiologi.
L’IA viene sperimentata non solo in campo diagnostico, ma anche in quello terapeutico: gli scienziati dell’Università di Waterloo hanno sviluppato una tecnologia di intelligenza artificiale per prevedere se le donne con tumore al seno possano trarre beneficio dalla chemioterapia prima dell’intervento, evitando quindi gli effetti collaterali nelle pazienti che l’algoritmo ritiene non idonee. Mediante le conoscenze raccolte dalle immagini di risonanza magnetica di vecchi casi di tumore al seno, l’intelligenza artificiale è in grado di prevedere se il trattamento chemioterapico pre-operatorio possa avvantaggiare le pazienti.
Siamo ancora in una fase iniziale, ma questi primi risultati sono davvero incoraggianti!