Molte terapie contro il tumore al seno hanno effetti collaterali che influiscono sulla forma fisica delle pazienti, quali ad esempio l’aumento di peso o la perdita di forza muscolare. Il Nordic Walking è un’attività total body in grado di contrastare gli effetti collaterali dei trattamenti del carcinoma mammario. Lo dimostrano diversi progetti e medici.
Nel 2017 in Abruzzo è stato avviato il progetto “Allenarsi per la Salute“, una collaborazione tra l’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Senologica dell’Ospedale “G. Bernabeo” di Ortona, diretta dal Dr. Ettore Cianchetti, e il team multidisciplinare del Dr. Giorgio Napolitano dell’Università di Chieti. Questo progetto ha un obiettivo chiaro: esplorare i benefici del Nordic Walking sulla salute generale e sul linfedema nelle pazienti affette da carcinoma mammario.
Il Nordic Walkingsi è rivelato una vera e propria “panacea” per le pazienti, pur essendo una disciplina complessa che richiede un apprendimento mirato. Secondo il Dr. Andrea Di Blasio, esperto in Scienze del Sistema Motorio presso l’Università di Chieti, il Nordic Walking ha dimostrato di ridurre e prevenire il linfedema, migliorare la flessibilità della muscolatura del cingolo scapolo-omerale e favorire il ripristino delle curve naturali della colonna vertebrale. Ma ciò che lo rende ancor più straordinario è la sua capacità di alleviare il dolore articolare legato alle terapie farmacologiche. Questo è il risultato di un coinvolgimento attivo di una vasta gamma di gruppi muscolari, che stimola la produzione di deidroepiandrosterone (DHEA-S), una sostanza correlata alla riduzione del dolore.
Un altro aspetto affascinante del Nordic Walking è il suo elevato consumo energetico, che supera di oltre il 20-25% quello della camminata veloce. Questo è particolarmente vantaggioso per le donne in follow-up, poiché evita l’accumulo di grasso corporeo che potrebbe compromettere l’efficacia delle terapie antitumorali ormonali.
Tuttavia, il Nordic Walking non è solo una risorsa preziosa per le pazienti oncologiche. Il Dr. Antonio Mander, istruttore presso la Scuola Italiana di Nordic Walking e medico chirurgo, ha sottolineato i suoi benefici anche per combattere l’obesità, un fattore chiave nella prevenzione delle recidive tumorali. Inoltre, la disciplina è particolarmente indicata per le donne che hanno subito la dissezione ascellare, aiutandole a superare le limitazioni nella mobilità della spalla e a prevenire il linfedema. Il Nordic Walking contribuisce anche a migliorare l’equilibrio, la coordinazione motoria e l’asimmetria corporea, comuni dopo interventi come la mastectomia.
La flessibilità del Nordic Walking è un altro punto di forza. È adattabile a una vasta gamma di pazienti oncologici, anche in condizioni fisiche compromesse. Secondo il Dr. Mander, è essenziale creare un legame stretto tra gli istruttori e i centri oncologici, promuovendo l’attività fisica come parte integrante della terapia.
In conclusione, il Nordic Walking rappresenta una strada aperta verso la salute e la riabilitazione oncologica. È una disciplina completa che offre una speranza concreta alle pazienti e a tutte le persone desiderose di abbracciare uno stile di vita attivo e salutare. Un passo dopo l’altro, il Nordic Walking sta cambiando il modo in cui affrontiamo la malattia e la guarigione.
Il Cesto di Ciliege, in collaborazione con UISP Modena propone alle proprie socie il corso di Nordic Walking che si svolgerà una volta la settimana a partire da lunedì 16 ottobre presso il parco Ferrari. Chiama in sede per maggiori informazioni.