Uno studio del CNR, pubblicato il 1° febbraio 2023 sulla rivista “Frontiers in Bioengineering and Biotechnology”, ha dimostrato la possibilità di rintracciare le cellule tumorali nel sangue per diagnosticare in anticipo l’insorgere della malattia.
È noto che le cellule tumorali che circolano nel sangue, e provenienti da tumori solidi, sono responsabili della diffusione delle metastasi. Tuttavia, essendo presenti in quantità minime, sono molto difficili da individuare ed eliminare. Ma nello stesso tempo possono rappresentare una valida fonte di informazione per una diagnosi tempestiva e anticipata.
Il metodo messo a punto dai ricercatori studia l’assorbimento del glucosio da parte delle cellule tumorali attraverso la microspia Raman, un sistema di radiazione laser con il quale vengono illuminate le molecole: dall’interazione tra la luce e il campione biologico è possibile risalire alla struttura della molecola identificandola in maniera univoca. Il parametro affidabile che distingue le cellule sane da quelle tumorali è dato dal fatto che queste ultime assimilano grandi quantità di zucchero più velocemente delle cellule sane e producono goccioline di lipidi che permettono quindi di distinguerle inequivocabilmente. L’individuazione e la quantificazione delle cellule tumorali attraverso questo sistema potrà quindi essere utilizzato per lo screening, la diagnosi, la scelta di una terapia e il monitoraggio della progressione delle patologie tumorali. E anche delle eventuali recidive. Un vera rivoluzione nella lotta alle malattie tumorali!